Comunicare attraverso il racconto
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il raccontare.
Si parla tanto di storytelling, ma quanto ne sappiamo di storydoing?
Lo storytelling aiuta i brand e le aziende a comunicare la propria identità attraverso la narrazione di una storia. Il racconto smuove l’emotività delle persone e rende il messaggio più interessante, memorizzabile ed efficace.
Ma sfatiamo subito un mito: storytelling non significa “raccontare storie”. Fare storytelling significa comunicare attraverso il racconto. Si racconta per posizionare un brand, per coinvolgere il pubblico verso un prodotto/servizio, per condividere i valori di un’azienda.
Tutti parlano di content marketing che altro non è che il marketing dei contenuti. Noi di I’M comunicazione abbiamo un’equazione vincente: utilità + emozione= narrazione. Non serve a niente fare belle foto e pubblicarle su Instagram senza una strategia, oggi conta creare un universo valoriale e condividerlo con il proprio pubblico attraverso esperienze emotive.
Eppure, senza lo storydoing lo storytelling rimarebbe soltanto “un racconto”.
Le persone, invece, desiderano instaurare una relazione umana con il brand e l’azienda; sapere davvero cosa fa ed entrare a far parte del suo universo per abbracciarne i valori e condividerne la visione con orgoglio.
Lo storydoing è lo storytelling che si evolve e diventa concreto. Con lo storydoing la storia dell’azienda o del brand viene raccontata attraverso azioni e vere e proprie esperienze che fanno vivere alle persone la value proposition e la mission aziendale in maniera inclusiva e partecipativa.
Leggi anche: Mix vincente per una Brand Identity vincente
Storydoing e co-creazione di valore
Con lo storydoing le persone sono co-creatori di valori e di esperienze, vengono coinvolte in prima persona nella narrazione del brand: creano contenuti, partecipano, trovano nuovi scenari e nuove cause da sostenere. In una sola parola: co-creano.
Ma cosa spinge le persone a esprimere la loro fedeltà al brand?
La sua value proposition, il suo perché, la sua luce. È questo che permette alle persone di credere negli obiettivi aziendali, di sostenere il brand con convinzione e in maniera concreta.
Come diventare un’azienda storydoer
Coinvolgere attivamente le persone e dare loro l’occasione di vivere un’esperienza in prima persona, memorabile e condivisibile con gli altri. È così che si diventa storydoer.
Ecco tre consigli per iniziare a farlo:
- Consenti alle persone di entrare nel tuo mondo, apriti a loro e racconta la tua azienda e il tuo brand in realtime
- Chiedi alla tua community di creare insieme a te qualcosa di speciale, qualcosa che verrà realmente realizzato: un nuovo prodotto, l’edizione limitata di un packaging, un’iniziativa per sostenere una causa che sta a cuore a entrambi
- Ricondividi sui tuoi canali social i contenuti creati e condivisi dalla tua community con il tuo brand hashtag
Lo storydoing di Barilla
Lo storydoing di Barilla è davvero esemplare.
Con la campagna “Grani d’autore”, Barilla è riuscita a raccontarsi al pubblico in modo concreto, coinvolgente ed emozionante.
L’iniziativa è un vero e proprio viaggio tra i valori della pasta fatta con Grano Duro Selezionato 100% Italiano che racconta, attraverso il linguaggio dell’arte, il lavoro dell’azienda per la valorizzazione di una filiera agricola italiana di qualità, responsabile e sostenibile.
Barilla ha creato intorno al manifesto del Grano Duro un intero universo narrativo che ha coinvolto artisti e illustratori nella realizzazione di opere d’arte che sono poi diventate dei packaging in edizione limitata.
Gli undici artisti italiani, professionisti di calibro internazionale e talenti emergenti, hanno raccontato con illustrazioni uniche e originali la loro visione del Manifesto del Grano Duro Barilla.
Le opere d’arte, visitabili online sul sito Barilla, sono diventate protagoniste di un’esperienza virtuale. I dipinti sono stati esposti presso La Biblioteca degli Alberi di Milano e in una mostra esperienziale e immersiva in Triennale Milano.
Le persone hanno avuto, così, l’occasione di entrare nell’universo valoriale del brand facendo una vera e propria esperienza artistica, emozionale e sensoriale.